Il refit: la barca è un bene emozionale

Spesso un armatore preferisce investire una somma consistente nelle operazioni di “aggiornamento” della sua barca, piuttosto che acquistarne una nuova. Questo perché la barca entra a far parte dell’ecosistema emotivo del proprietario, per cui lasciarla per una nuova è spesso un pensiero realmente doloroso!

Avere un quadro chiaro delle possibilità di refit a portata delle proprie tasche è quindi una cosa preziosa. Sia per avere idea di quanto si “rivalorizza” una barca datata con questo o quell’intervento di refit, sia per sapere dove ci si può spingere nel dare nuova linfa alle proprie vacanze in barca. Essere chiari su questi due fronti con gli armatori che si rivolgono agli operatori del settore yacht design risparmierà insoddisfazioni e delusioni a entrambe le parti coinvolte.

Chi lavora nel settore dello yacht design sa che ci sono delle richieste “evergreen”, che non passano mai di moda: l’allungamento della plancetta di poppa, l’ammodernamento del bagno, il suo ampliamento o l’aggiunta di un bagno, la razionalizzazione degli spazi. In generale, ogni armatore che ha acquistato da qualche anno una barca (e l’ha usata con continuità) si rende conto realmente di cosa potrebbe renderla più funzionale, anche solo se si tratta di abbandonare il legno scuro e le tappezzerie pallide caratteristiche di barche di 10-15 anni fa in favore di contrasti cromatici più forti.

Per affrontare al meglio le richieste ricorrenti degli armatori ci vuole esperienza. Per rispondere alle richieste “fuori dal coro” c’è invece bisogno della giusta flessibilità mentale e della conoscenza di fornitori, cantieri e trend di settore che possano consentire l’operatore di essere al passo con i tempi…o di avere un riferimento a cui chiedere!

Se hai una domanda sul servizio Yacht Design Consulting di NSM siamo a tua disposizione per una consulenza!

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